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Le ecchimosi (lividi) e il gonfiore variabili a seconda dell'intervento e del paziente, fanno parte del normale decorso postoperatorio, non sono complicanze.
Non confondere ad es. ematoma (vera raccolta di sangue, complicanza) con lividi (soffusione ematica dei tessuti, normale decorso)
ogni intervento può avere complicazioni generiche e specifiche.
sono quelle che si possono avere in qualsiasi intervento:
ematoma
sieroma
infezione
sofferenza cutanea fino alla necrosi
cicatrizzazione patologica (cicatrice ipertrofica, keleoidea, infossata, diastasata)
conseguenze
l'ematoma è una raccolta di sangue che, in base all'entità.
può risolversi o dare origine ad altre complicazioni generiche o specifiche
(sieroma, infezione, sofferenza cutanea, contrattura capsulare ecc.).
cause ematoma:
difetti di coagulazione, coagulazione normale alterata da aspirina, ipertensione, mancanza o non mantenimento di medicazione compressiva, inosservanza riposo prescritto, emostasi inadeguata, non applicazione di drenaggio (controverso a seconda degli interventi).
prevenzione ematoma:
effettuare esami coagulazione anche per interventi piccoli (es. cisti), divieto di assunzione di aspirina le due settimane precedenti e le due successive all'intervento, controllo dell'ipertensione, applicazione e mantenimento della medicazione compressiva, osservanza del riposo prescritto, effettuare emostasi accurata e quando consigliabile applicare un drenaggio di aspirazione.
trattamento ematoma:
risoluzione spontanea se di piccola entità
semplice drenaggio se quantità maggiore
ritorno in sala operatoria, per rivedere l'emostasi, se importante e in fase di formazione
dal punto di vista pratico per la prevenzione dell'ematoma:
1) emostasi accurata (ovvia), eventuale medicazione compressiva e drenaggio
2) selezione paziente che non abbia fattori di rischio e dia garanzia di seguire raccomandazioni preoperatorie e postoperatorie (da non sottovalutare poichè è un fattore non legato all'atto chirurgico)
conseguenze
il sieroma è una raccolta di siero, a volte evoluzione di un'ematoma.
può risolversi o andare incontro a infezione
cause e prevenzione
quelle dell'ematoma
trattamento
risoluzione spontanea se di piccola entità
aspirazione e drenaggio se di maggiori dimensioni
conseguenze
premessa: l'infezione è una complicazione rarissima in chirurgia estetica, infatti non essendovi urgenza o obbligo d'intervento, si può selezionare o rinviare il paziente a rischio l'infezione può:
- risolversi senza compromissione estetica
- risolversi con compromissione estetica
in teoria evoluzione grave sino al decesso
cause infezione
asepsi inadeguata, contaminazione del campo operatorio, ematoma, condizioni generali del paziente predisponenti (diabete, riduzione difese immunitarie temporanee es. influenza ecc.), mancanza di profilassi antibiotica.
prevenzione infezione
cura dell'asepsi e della sterilità del campo operatorio, prevenzione dell'ematoma, selezione del paziente e attenta valutazione preoperatoria, copertura antibiotica.
trattamento
antibioticoterapia locale e generale ad ampio spettro o mirata
dal punto di vista pratico per la prevenzione dell'infezione:
1) cura dell'asepsi (ovvia)
2) selezione paziente che non abbia fattori di rischio (da non sottovalutare poichè è un fattore non legato all'atto chirurgico)
conseguenze
compromissione del risultato estetico di grado molto variabile, proporzionale al grado di sofferenza o necrosi dei margini cutanei e peggiorato dall'eventuale instaurarsi di un'infezione.
sofferenza minima margini cutanei: no compromissione del risultato estetico
sofferenza importante margini cutanei con necrosi: compromissione risultato estetico.
In caso di necrosi, il paziente ha il disagio relativo all'asepsi della medicazione (divieto di doccia fino a guarigione, per evitare l'instaurarsi di un'infezione)
cause
tecnica e manipolazione del lembo, ematoma, paziente la cui vascolarizzazione del lembo è a rischio per compromissione del microcircolo (diabete, abuso di sigarette ecc.)
prevenzione
tecnica e manipolazione dei lembi cutanei, prevenzione e trattamento dell'ematoma, selezione del paziente (sospensione fumo ecc.)
trattamento
medicazione e asepsi fino a guarigione (divieto di doccia fino a guarigione, per evitare l'anstaurarsi di un'infezione).
L'organismo in assenza d'infezione è in grado di riparare la perdita di sostanza.
Nonostante una situazione locale iniziale preoccupante per il paziente, per necrosi importanti si arriva a guarigione in uno due mesi con medicazione idonea, e incredibilmente, la compromissione estetica non è quella che la paziente temeva. In ogni caso, eventualmente, per migliorare il risultato finale è possibile un intervento (spesso anche in anestesia locale) di revisione cicatriziale.
In questa prospettiva è necessario un paziente collaborante. Questo aspetto è fondamentale nella selezione del paziente per interventi a rischi di questa complicazione
dal punto di vista pratico per la prevenzione della necrosi
1) tecnica, manipolazione dei lembi cutanei, prevenzione ematoma (ovvi)
2) selezione del paziente che non presenti rischi, quali fumo, diabete ecc., (da non sottovalutare poichè è un fattore non legato all'atto chirurgico) e paziente collaborante nel caso si verifichi questa complicazione (prevenzione di ulteriori complicazioni su necrosi già instaurata)
conseguenze
compromissione estetica proporzionale al grado di anomalia di cicatrizzazione
cause
manipolazione dei lembi cutanei, tecnica di sutura, esiti di infezioni o di necrosi, inosservanza cure postoperatorie, variabilità individuale
prevenzione
manipolazione dei lembi, tecnica di sutura, prevenzione necrosi e infezione della ferita, osservanza cure postoperatorie (asepsi della medicazione, evitare sole sulla cicatrice ecc.)
selezione del paziente (non asportare per fini estetici nei in sedi e in pazienti con predisposizione alla cicatrizzazione ipertrofica o al keloide)
trattamento
cicatrice infossata e diastasata: revisione cicatriziale con asportazione della cicatrice e sutura.
cicatrice ipertrofica: miglioramento spontaneo con opportune cure (no sole, cerotti di carta, creme idonee)
controindicata asportazione con il bisturi: recidiva o peggiora
keloide: non migliora spontaneamente se asportato con il bisturi, peggiora e si ingrandisce.
Nella mia esperienza, buoni risultati con crioterapia
in pratica per la prevenzione della cicatrizzazione patologica:
1) tecnica di sutura (scontata per un chirurgo plastico)
2) prevenzione necrosi e infezione
3) selezione del paziente (da non sottovalutare poichè è un fattore non legato all'atto chirurgico)
le complicazioni specifiche sono quelle che per la sede anatomica, i materiali utilizzati, ecc., sono peculiari di ogni intervento.
Ad es. la contrattura capsulare attorno ad una protesi mammaria, è specifica della mastoplastica additiva
i vari interventi si differenziano non solo per le complicanze specifiche, ma anche per la diversa frequenza, conseguenze, prevenzione e trattamento delle complicazioni generiche.
Per questo in ogni singolo intervento troverai una sezione dedicata (complicazioni generiche: precisazioni relative alla sede)